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aziende agricole Vigneti Giacomo Boveri - Vignaioli Da Cinque Generazioni Sul Territorio

Giacomo Boveri

Le origini della mia azienda si perdono tra la fine del settecento e gli inizi dell’ottocento. Dalle ricerche che ho effettuato presso le locali anagrafi sono riuscito a risalire fino a Boveri Giovanni Antonio, mio trisnonno paterno, qualificato “contadino” nel certificato di morte, coniugato con Borasi Domenica, anch’essa contadina, nato nel primo ottocento. La documentazione a mie mani, peraltro, lascia supporre che anche i suoi antenati svolgessero l’attività di agricoltore che quest’ultimo ha così ereditato.

La particolarità della mia famiglia, che fortifica l’origine e la tradizione contadina dell’azienda ma, soprattutto, le sue origini autoctone, consiste nel fatto che discendo da Boveri sia da parte paterna che dal lato materno come si vede dalle fotografie che sono riuscito a recuperare.

I miei antenati...

Dal Giovanni Antonio sopra menzionato nacque Boveri Luigi (1861-1933), mio bisnonno e, da questi Boveri Giuseppe (1894-1958), mio nonno, fino a Boveri Piero, mio padre. Dal lato materno, anch’esso di discendenza Boveri, ho rintracciato Boveri Giorgio (1846-1928), marito di Lugano Annunziata, miei bisnonni, genitori di Boveri Luigi (1882-1951), fino a mia madre, Boveri Carla. Il ramo Boveri “materno” gestiva i propri possedimenti utilizzando l’istituto della mezzadria mentre il ramo familiare di origini paterne ha sempre gestito le proprietà con manodopera salariata regolarmente registrata come sto facendo io tutt’oggi.

A quei tempi, il ruolo dell’agricoltura e dei proprietari terrieri nello scenario economico erano ben diversi. Basti pensare che i miei antenati, nelle carte di identità, erano qualificati come “benestanti”.

Al termine degli studi di perito in telecomunicazioni, facendo una scelta in controtendenza per il periodo storico che stavo vivendo (era il 1988, quando un posto pubblico o presso una grande azienda era ai tempi facilmente accessibile e garantiva una vita tranquilla e senza rischi) ho preso la decisione di continuare la tradizione di famiglia, dedicandomi completamente alla gestione dell’azienda agricola di famiglia.


Col trascorrere degli anni ho impostato l’attività con l’intento di aumentare la superficie aziendale e migliorare le tecniche di vinificazione. L’obiettivo che mi sono sempre prefissato è stato quello di promuovere e sviluppare un prodotto legato al territorio. E’ per questo motivo che, tra le etichette che produco, oltre alla tradizionale barbera, ho voluto scommettere anche su vini quali il “timorasso” e la “croatina”, originari proprio delle colline ove si fonda la storia della mia famiglia, per lungo tempo abbandonati ma che ora stanno scoprendo una nuova giovinezza.

Dal 2010 Giacomo Boveri è stato affiancato in questo cammino dalla moglie Sara Bonadeo che ha lasciato la professione di avvocato, preferendo la socialità e la convivialità che solo il vino è capace di far nascere tra le persone. Dalla loro unione è nato Giovanni, attualmente sedicenne, studente liceale con la passione del calcio.

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aziende agricole Castello di Montepò
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agroalimentare Il Cancelliere Azienda Vitivinicola Biologica

L’azienda vitivinicola Il Cancelliere è situata nel cuore di Montemarano, in una zona particolarmente vocata per la produzione del Taurasi. L’azienda è stata fondata da Soccorso Romano, da cui eredita il soprannone, ed è a conduzione familiare. Essa nasce dal desiderio di valorizzare i frutti della propria terra e del proprio lavoro facendo riscoprire le antiche tradizioni contadine. La cantina sorge nel casolare della famiglia Romano ed è circondata dai vigneti da cui si ottiene il prestigioso Aglianico.


La lavorazione dei vigneti si avvale dell’esperienza di Soccorso e di sua moglie e della conoscenza agronomica del figlio Enrico. Il processo di vinificazione si basa sull’arte contadina di fare il vino, che Soccorso ha appreso da suo padre, in collaborazione con l’enologo Antonio di Gruttola.  In cantina è prevalentemente utilizzato legno non nuovo al fine di esaltare i profumi e gli aromi che carattetizzano l’uva di questo territorio.


Dai dolci declivi collinari, dove il sole porta a maturazione i grappoli che pesano sui filari, alle grandi botti di rovere, il nostro vino è lavorato secondo antiche tradizioni legate alle tecniche più vive della nostra cultura contadina. La lavorazione nei vigneti si prende cura dei grappoli d’uva e il processo di vinificazione trasforma il frutto della nostra terra in modo che il vino sia espressione del nostro territorio.

Ed infine tempi giusti di attesa ed attenzione infinita precedono il piacere e il giudizio di chi ne berrà l’intenso rubino del suo colore. L’attimo di quel piacere è preceduto dal nostro lavoro e dalla nostra sapienza contadina.

Nel comunicare questa filosofia abbiamo rubato a Galileo un’indimenticabile metafora, l’acqua che ruba la luce al sole e se ne innamora arrossendo.